16 luglio 2016
Ricordo ancora quei giorni, in cui i temporali estivi flagellavano la superficie del lago di Como increspandola e sollevando onde nere, quei giorni che finivano la sera alla calda luce di una candela, ai bagliori incostanti dei lampi e il fragore dei tuoni che rimbombavano nello stretto alveo del torrentello sotto casa. Erano i giorni che preferivo, quelli in cui i nonni, seduti attorno alla tavola raccontavano la loro vita e i loro racconti che a me,
bambina, parevano così lontani e meravigliosi. Ricordo le peripezie che nonna Gigia raccontava di aver fatto con le sue amiche di allora per raggiungere Lecco (allora con la corriera e poi a piedi per giorni) e per andare coi “ragazzi” ad arrampicare. Ho ben nella mente le sue foto scolorite dal tempo, sospesa sui canalini delle torri in Grignetta, con su
la gonna di panno e gli scarponi e la corda di canapa intrecciata. E ho ben in testa i sogni che mi giravano per la mia testolina di bimba attorno a quel torrione dal nome quasi esotico: Sigaro Dones.
Ci tenevo che facesse parte delle torri di Torvagando, come fosse una specie di ricongiungimento col passato..
Sabato ci avevamo provato con l’amica Emma, e ci eravamo trovate a 2m dal Sigaro a chiederci he torrione fosse quello che ci correva a sinistra e quella croce, rossa, così simile a quella del Sigaro da…cavolo! Essere proprio IL Sigaro!!!! Nulla avviene per caso e così dopo il turno di notte era scritto che lo facessi con Gian forse.
E così abbiamo attaccato la via Rizieri, che corre all’ombra, dritta su per tutta la lunghezza del Sigaro senza dare mai respiro, col canalone Porta che ti corre sotto e coi sentierini che sembrano dipinti col pennello di un artista estroso e maestoso.
In cima abbiamo trovato il sole e …la famosa Croce Rossa! Ehehe…l’aria era tersa, come pochi giorni all’anno in Grignetta, un balcone su tutta la pianura e gli Appennini e sulle montagne circostanti. Solo silenzio per me…e solo il pensiero a chi non c’è più…e una domanda che da sempre alberga il cuore degli uomini “Dove sarai nonnina? Potrai vedermi?”
Siam scesi con due fantastiche doppie nel vuoto e poi risaliti in vetta per ammirare completamente il panorama.. giornata super.
Scesi al rifugio Porta a festeggiare il compleanno del mitico Claudio (dopo Obama ci sei tu amico Claudio!!)con nel cuore ancora quella torre…
Namaste Nepal!